FASHION NIGHT OUT!

Appena raggiunsi la Fifth un'enorme confusione mi assorbì completamente. Era incredibile quanta gente ci fosse in questi parties esclusivi, quasi l'avevo dimenticato.
Dovevo vederla, il resto contava ben poco. Anche se...
Il solo pensiero di vederla con Nate... Accompagnata ufficialmente da lui ad un evento...beh, mi paralizzava.
Si, mi paralizzava. Come quando, in una notte gelida non riesci nemmeno a muovere le dita per il troppo freddo.
Dunque rimasi lì, statico, inerte ad attendere, perchè solo quello potevo fare.
All'improvviso, una chioma bionda fece risvegliare i miei sensi ancora in letargo...
Che fosse lei?!
Sere...Oh mi scusi... - era incredibile come riuscissi costantemente a fare brutte figure.
Mi portai la mano sul capo, già sfinito dalla situazione imbarazzante, quando, un tocco leggero, sfiorò la mia spalla in tensione.
Serena...- dissi rimanendo senza fiato di fronte alla sua incredibile bellezza. Non era cambiata affatto. Era come la ricordavo. I suoi capelli dorati incorniciavano il suo viso triangolare, come allora. I suoi occhi vispi ed indagatori, le sue ciglia cariche di mascara, il suo inconfondibile profumo...tutto era come allora. Come quando l'avevo vista la prima volta, come quando, come un cavaliere in armatura, mi ero preoccupato di portarla in salvo, senza che nemmeno mi conoscesse...
Senza che la cosa le importasse...con l'unica differenza che stavolta, beh, non voleva essere salvata.
C-come va? - dissi non trovando neanche le parole giuste per un approccio che potesse essere definito quantomeno soddisfacente.
Stupido Dan! Sei uno stupido! Complimenti! - pensai corrugando la fronte, come sempre facevo quando ero particolarmente nervoso.

nessuno, o almeno nessuno che amasse la moda e la capisse, poteva mancare ad un evento mondano come quello che aveva organizzato mia madre.
Così indossai un abitino giallo con pieghe monospalla che amavo tanto e mi diressi a quell'evento importante per me.
con la limousine evitai il traffico e riuscii ad entrare senza problemi.
Vidi Serena, e le accennai un sorriso.
Ovviamente non mi sarei fermata, con Dan lì vicino.
Preferivo alla gran lunga vederla con Nate...
ma non perchè Dan fosse antipatico, ma...per tutto il resto.

non sapevo cosa ci facevo lì di preciso.
ma non potevo respingere l'invito, anche perchè a dirla tutta mi faceva piacere partecipare ad un evento mondano come quello, la Fashion Night Out.
inoltre avrei potuto incontrare Blair, che non vedevo da quando era andata a Parigi con Serena.
mi feci accompagnare dalla mia limousine preferita, quella dove avevamo trascorso la prima notte insieme io e Blair, ed entrai al party.
Vidi Serena e Dan, poi finalmente Blair.

Era davvero splendida, ma ovviamente dovevo sembrare imparziale.
Blair...
la chiamai mentre ero alle sue spalle.

Era da poco tornata da Parigi, la città degli innamorati.. sì ma lei era scappata dall'amore.. era scappata da Ny per tutta l'estate, e aveva vissuto la vita mondana francese con qualche ragazzo in vespa.. ma con le idee poco chiare su ciò che aveva lasciato nella grande mela.
Ed ora era di nuovo lì, a casa, nei posti da lei conosciuti..era tornata alla realtà.. e sapeva che li avrebbe visti entrambi.
Chissà se avrebbe capito.. chissà se qualcuno di loro le avrebbe fatto battere il cuore di più.
Intravide Blair. La salutò con un cenno ricordando i loro momenti a Parigi.. la loro estate, gli amori, Chuck..
Poi Dan.. sembrava che quei tre mesi non fossero passati per niente..
Lascio cadere lo strascico del suo vestito a terra e si avvicinò a lui.
Ciao Dan! gli disse con la sua voce sensuale avvicinandosi alle guance e dandogli un bacio lieve, che potesse essere nè troppo amichevole, nè troppo... troppo.

ovviamente dovevo partecipare alla Fashion Night Out, anche se adesso odiavo il fatto che Blair era alla columbia ed era di nuovo lei la regina e io una tirapiedi e nonostante il piano indetto da chuck quando litigavano non fosse cambiato niente, quindi scelsi un abito molto elegante e me lo feci regalare come regalo di capodanno, natale e compleanno...
era costato più di quanto previsto dal mio budget.
Comunque, lo indossai per quella serata e appena arrivata, dopo essermi fatta scattare qualche foto, entrai dentro e vidi Blair con Chuck.
Appena chuck se ne fosse andato io avrei iniziato a fare la solita con lei.

Finalmente di ritorno da Parigi! - esclamai sospirando in preda all'imbarazzo più totale. La situazione con Milo mi stressava parecchio, per non parlare del rapporto con Vanessa, sempre piu condizionante, o della relazione che, da un secolo dovevo terminare.
Lei era la mia evasione dalla realtà. Lo era sempre stata.
La sua spontaneità e la sua vivacità mi facevano dimenticare ogni cosa, ogni problema. Mi facevano stare bene. Come vivere in un mondo etereo, su un altro pianeta.
Speravo di vederti...io...-dissi prima di essere interrotto.

I suoi modi di fare.. il suo sguardo era rimasto lo stesso e l'affascinava ancora come la prima volta. Ma non poteva lasciarsi andare così facilmente.. nella sua vita era tornato anche Nate e non lo vedeva da 3 mesi.. Era una situazione difficile.
Che mi racconti? Novità a casa Humphrey-Van der Woodson? lasciò che cominciasserò un discorso sincero tra due amici anche se era difficile guardarlo negli occhi..
Prese un bicchiere dal vassoio di un cameriere lì a fianco ed aspetto che Dan le rispondesse..

chuck che mi parlava? e dov'era eva?
mi sembrava davvero strano che non fosse venuta... quella contadina!
chuck.
gli dissi con voce sicura e altezzosa.
lo odiavo per il fatto di essere fidanzato con quella lì, come avevo detto a Serena, non capivo perchè gli uomini che potevano avere il meglio si accontentavano del peggio.
lui diceva che era cambiato, bhe...
era cambiato nel senso che (almeno quando lo avevo visto a Parigi, ma ora era vestito decisamente meglio) era diventato a mio parere ingenuo e ceco.
chissà che oscuri misteri le nascondeva quella donna! grr!

Beh Jenny è dalla madre...Sta bene ora. Almeno credo. Insomma era giusto così... - Iniziai a farneticare.
Non potevo parlarle di Milo.
Nè tantomeno di Vanessa o Georgina.
Non potevo bruciarmi così l'occasione di averla di nuovo con me. Dovevo giocarmi tutte le carte possibili.
Senza esclusione di colpi.
E poi beh, mio padre e tua madre...Vuoi veramente sapere la vita di coppia della famiglia Humphrey-Van der Woodsen? - scherzai tentando di cambiare discorso.

non sapevo che dire, era evidentemente seccata.
certo, era ovvio che lo fosse, data la mia storia con eva, ma io non potevo farci niente, grazie a lei mi sentivo un altro e non dovevo scuse a Blair...
certo, mi dispiaceva per lei, ma sapevo che era più furba e intelligente del sottoscritto a volte e non dovevo prendermi pene.
E' andato bene il viaggio a Parigi?

sì, è stato davvero bello. Tu il viaggio a Praga? ah, volevo dirti che mi dispiace per quello che ti è successo.
ma non sono per niente contenta della storia con Eva, la contadina dei sette nani.
pensai poi piena di rabbia, mentre sfoggiavo un sorriso pieno di nervosismo ben mascherato.

Sorrise divertita, come sempre, dal suo senso dell'umorismo.
Sorseggiò un po' di ciò che conteneva quel bicchiere che teneva nella mano destra e giocherellò con le dite sul cristallo..
Sono contenta che Jenny ora sia da tua madre.. sarà un bene per lei. ma non voleva parlare di Jenny.. voleva sapere tutto di quello che aveva combinato in quest'estate..
E tu che mi racconti?.. Caffè letterari al college? Club di lettura? scherzava sul suo essere un po' topo da biblioteca e frequentante di club letterari.. in realtà avrebbe voluto chiedergli.. mi hai pensato quest'estate?

Dopo tutto ciò che era successo prima dell’estate,un miracolo sarebbe avvenuto se in quel giorno,a quell’evento ,sarebbe filato tutto liscio.
Nessuno l’aveva vista più dopo ciò che era successo con Chuck,dopo lo scontro con Blair…insomma dopo tutto il casino che aveva combinato,e nessuno si sarebbe aspettato di vederla lì,a New York,di nuovo.
Infondo Blair le aveva intimato che non avrebbe più dovuto mettere piede in città;se fosse successo alla Jenny di qualche anno prima,probabilmente,avrebbe seguito il “suggerimento”,ma era cambiata,non si sarebbe mai immaginata di fare le cose che aveva fatto,e quell’estate aveva lavorato come una matta per riprendere in mano la sua vita.
Era ripartita da dove si era fermata,dal punto in cui aveva perso la sua strada,in cui aveva smarrito i suoi sogni e le sue aspettative. Così aveva ritirato fuori la sua vecchia scatola dei modelli e aveva ricominciato da zero,aveva creato la sua nuova linea,e quel giorno approfittando di quell’evento l’avrebbe mostrata a chi avrebbe potuto aiutarla!
Non le importava di nessuno,ormai le importava solo di sé stessa e del suo futuro,quindi al diavolo Blair,al diavolo Chuck e al diavolo tutti quelli che l’avevano fatta soffrire,sapeva che li avrebbe rivisti,ma avrebbe tirato dritta,a testa alta. L’unico motivo per trattenerla lì era la sua famiglia,voleva rivedere Dan e suo padre,anche Eric se solo non fosse rimasto in Florida più del previsto.
Scese dal taxi ,sperando di non essere riconosciuta,infondo era passata un’estate e lei non era più la Jenny di prima,era rimasta segnata da quello che era successo,era cresciuta,lei quasi stentava a riconoscersi. Aveva perso quell’aria innocente e da bambina con cui aveva imparato a convivere,era diventata “grande”,anche se manteneva sempre lo stesso spirito di un tempo.
Dopo aver pagato il tassista,venne assorbita dalla folla che entrava al Party,fortunatamente suo padre le aveva spedito l’invito per posta e non ci mise molto a superare tutti coloro che non erano sulla lista esclusiva.
Appena mise piedi nella sala,si sentì di nuovo la ragazzina di un tempo,stessa espressione che aveva alla sua prima festa,quella organizzata da Blair,il party “Bacio sulle Labbra”… aveva partecipato a molte feste dopo quella,ma in quel momento,si sentiva spaesata ed euforica allo stesso tempo,proprio come allora;le ci volle un po’ per ricomporsi,e per sentirsi a proprio agio,avendo addosso una sua creazione si sentiva come protetta,non sapeva perché ma era sempre questa la sensazione che avvertiva:protezione.
Ci mise poco per rintracciare le poche persone che conosceva lì,in mezzo ad una folla le persone che conosci le vedi emergere,come se un riflettore fosse puntato su di lor.Riconobbe Penelope,Serena con accanto Blair(forse arrivata da poco) e subito dietro di lei Chuck,ecco tutte persone che avrebbe voluto evitare;ad un tratto,però,accanto a Serena vide un ragazzo,e non un ragazzo qualunque,suo fratello Dan.Il suo viso prima teso,si allargò in un sorriso,era davvero bello rivederlo dopo tutti quei mesi. Certo andare lì da loro era da escludere,sarebbe stato come entrare nel triangolo delle Bermuda,magari avrebbe aspettato che lui la vedesse,si avvicinò ,per lo meno si sarebbe fatta notare!

avevo capito che non le andava giù la mia storia con Eva, bhe era più che comprensibile.
Ma dovevo a lei il fatto di avermi fatta tornare a New York e potevo tranquillamente ammettere a me stesso che provavo ancora qualcosa per lei.
ma amavo eva, fine della storia.
grazie blair. comunque, a parte i dettagli che già conosci, è stato davvero figo.
dissi poi prendendo due martini dal piatto del cameriere e offrendone uno a B.

accennai un sorriso.
gentaglia di brooklyn ovunque!
dissi a chuck tirandolo per un braccio e mostrandogli Jenny e Dan.
ora scusami, chuck, ma ho una ragazza a cui ricordare di essere stata bandita.
dissi facendo uno di quei miei sorrisi malefici.
Ero la regina Blair, e nessuno doveva osare trasgredire un mio ordine.
Mi avvicina a jennye le feci un sorriso alzando le sopracciglie.
Devo davvero ricordarti che sei stata bandita da manatthan e quindi da tutti i luoghi al suo interno?
dissi arrabbiata, ma con voce tranquilla e un pò acida.